Le nabi aux belles icônes: Maurice Denis tra teoria e prassi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/18303Parole chiave:
Simbolismo, Nabis, critica artistica, teoria artistica, arte cristianaAbstract
Nell’agosto 1890 l’allora giovanissimo Maurice Denis pubblicò sulle pagine della rivista parigina «Art et Critique» un breve saggio intitolato Définition du Néo-traditionnisme. Con questo testo, il futuro cofondatore del gruppo dei Nabis pose le basi ideologiche del movimento simbolista, anticipando di fatto l’amico e collega Gabriel Albert Aurier, autore di quello che è considerato a tutt’oggi il manifesto “ufficiale” di questo movimento: Le Symbolisme en peinture: Paul Gauguin (1892). Nel suo testo, il pittore originario di Granville definisce infatti, a modo suo, i famosi cinque punti stilati da Aurier solo due anni più tardi (ideismo, simbolismo, sintetismo, soggettivismo e decorativismo), dimostrando così di essere non solo un artista all’avanguardia, ma anche un fine teorico attento al dibattito critico del suo tempo.
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