Una cioccolata con padre Martini: appunti di cultura materiale del Settecento
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/15958Parole chiave:
Giambattista Martini, cioccolata, Pietro Metastasio, Johann Karl Ditters von Dittersdorf, Wolfgang Amadé MozartAbstract
Droga dalle pretese qualità salutari, status symbol, lubrificante sociale, strumento di seduzione, moneta complementare per professionisti di fascia alta, oggetto di contesa fra scuole rivali di medicina e teologia morale: nello stile di vita della prima età moderna, questo e altro si associava al costume di bere cioccolato. L’intero processo – dalla produzione della pasta grezza di cacao, alla qualità e al prezzo, alla manipolazione finale e ai modi di consumo – destò vivo interesse nel discorso pubblico durante il secolo XVIII, coinvolgendo vari protagonisti della scena culturale e artistica nell’Europa dei Lumi. Accanto a padre Martini, alcuni di essi sono citati in questo saggio (elenco non esaustivo: Goldoni, Metastasio, Farinelli, Jommelli, Gluck, la famiglia Mozart, Joseph Haydn, Sant’Alfonso de’ Liguori, Jean-Étienne Liotard). Il lungo e brillante resoconto di Karl Ditters von Dittersdorf circa il suo soggiorno bolognese del 1763 – qui integralmente tradotto in italiano per la prima volta – funge da caso di studio speciale.
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