Tra spiritualità e politica: la voce profetica nel libro V dell’Arbor vitae di Ubertino da Casale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/18296Parole chiave:
profezia, spiritualità, Ubertino da Casale, politica, Arbor vitae crucifixaeAbstract
L’articolo approfondisce la categoria storiografica di ‘spiritualità’ mediante l’analisi della profezia nel quinto libro dell’Arbor vitae crucifixae Iesu Christi di Ubertino da Casale. In particolare, da un lato punta a mettere in luce come la profezia, letta in chiave politica e frequentemente impiegata in quanto tale da Ubertino nel corso del testo, sia parte integrante di una memoria tramandata capace di formare una vera e propria identità del gruppo degli spirituali, legandoli, tramite alcuni personaggi-autorità, a Francesco stesso; dall’altro, a evidenziare come Ubertino dialoghi apertamente con le sue fonti, e come proprio in questo suo impiego della profezia, dietro un impianto politico evidente, si trovi una spiritualità a direzionarne le parole e le azioni. Tali riflessioni danno un contributo per delineare e dare spessore alla categoria storiografica di ‘spiritualità’, oggetto di importanti discussioni.
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