Predicatori e moltitudini: dare un volto alla folla (secolo XIII)

Autori

  • Pietro Delcorno Università di Bologna https://orcid.org/0000-0002-1556-3215

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/18294

Parole chiave:

Francesco d’Assisi, Antonio di Padova, predicazione, città medievale, folla

Abstract

Partendo dalle celebri scene della predica di Antonio di Padova ai pesci e di Francesco d’Assisi agli uccelli, il contributo mette in luce come la predicazione dei Frati minori costituisse uno spazio discorsivo che dava voce e rappresentanza a nuovi segmenti della società urbana del Duecento. Dalle iniziative sperimentali di Francesco alle campagne di predicazione ben pianificate di Antonio di Padova e di Bertoldo di Ratisbona, i frati furono in grado di parlare a una società in profonda trasformazione, segnata da tensioni e paure. Le folle che si radunavano per ascoltare i predicatori erano mosse dalla percezione che ciò che veniva annunciato in un linguaggio accessibile era effettivamente rilevante per la loro vita. In qualche modo, all’interno di questo processo comunicativo, il predicatore si rivolgeva a una grande folla, eppure ogni persona tra gli ascoltatori – almeno in alcuni momenti – aveva l’impressione di essere il vero destinatario del discorso, come in una conversazione personale. Si sentivano cioè non parte di una folla indistinta, ma veri e propri interlocutori del predicatore.

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Pubblicato

2023-11-07

Come citare

Delcorno, P. (2023). Predicatori e moltitudini: dare un volto alla folla (secolo XIII). Artes – Rivista Di Arte, Letteratura E Musica dell’Officina San Francesco Bologna, 2(II), 15–40. https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/18294

Fascicolo

Sezione

Saggi