Moltitudini e solitudini. Eremiti e folle tra i secoli XII e XIII
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/18293Parole chiave:
eremitismo, Francesco d’Assisi, francescanesimo, agiografiaAbstract
Il misticismo di Francesco d’Assisi è strettamente legato all’esperienza eremitica che lui stesso e alcuni tra i suoi compagni avevano vissuto nei primi tempi della loro vocazione religiosa e che avevano continuato a praticare, alternando periodi di apostolato pubblico a periodi di ritiro dalla società secolare. Questa propensione all’eremitismo è in linea con la diffusa tendenza dell’epoca verso una religiosità individuale, che tuttavia non implicava necessariamente un isolamento totale. Benché molti tra gli eremiti vissuti tra i secoli XII e XIII rispondessero a un’esigenza di fuga e di protesta e si muovessero in uno spazio controverso, tra riconoscimento ed emarginazione, alcuni di essi attiravano folle, svolgendo anche attività apostolica attraverso la predicazione. Il rapporto tra vita pubblica e isolamento eremitico è tuttavia delicato e non privo di problemi: la Chiesa si dimostra cauta e l’Ordine francescano cerca di mantenere in modi diversi l’equilibrio del suo padre fondatore.
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