Sacro e religioso: una dicotomia artistica post-cristiana
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2974-7287/15960Parole chiave:
secolarizzazione, arte sacra contemporanea, arte religiosa, post-cristianità, arte liturgicaAbstract
Alla luce del rinnovato interesse, di sapore squisitamente postconciliare, nei confronti del sacro, si indaga qui la situazione in cui verte l’arte sacra contemporanea, approdata al terzo millennio non senza apparenti difficoltà. Analizzando le nuove accezioni acquisite dal termine, naturali conseguenze del progressivo slittamento da una dimensione prettamente religiosa a una pan-spirituale, è infatti possibile dimostrare la plausibilità di un’arte sentitamente sacra e al contempo effettivamente attuale. I rapporti tra arte e Chiesa, estremamente complicati e precari, non devono trarre in inganno: una conciliazione è ancora possibile. Le soluzioni precedentemente proposte dalle frange più zelotiche dell’istituzione cattolica non sono risultate idonee all’effettivo rinserimento nel presente da essa tanto auspicato, ma alcune reali possibilità di successo sussistono; si deve solo comprendere quale sia la via migliore da intraprendere.
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